Uno spettacolo indecoroso.

Questa mattina in via Petroselli si è riunita la Commissione Lavori Pubblici con S.I.M.U. (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), Dipartimento Mobilità, Agenzia Mobilità, Polizia Locale, e altri organi amministrativi e politici per discutere delle problematiche legate alla messa in sicurezza dell’incrocio in cui ha perso la vita Marco Artiaco.
La dinamica è stata la seguente:
  • Agenzia Mobilità ha mostrato il progetto per la messa in sicurezza l’incrocio;
  • il Comandante dei Vigili XI municipio ha spiegato che il progetto lo aveva visto informalmente ma non gli era stato ufficialmente inviato, pertanto il loro lavoro in merito non può procedere;
  • Agenzia Mobilità ha dichiarato di aver mandato il progetto all’ufficio Lavori Pubblici che avrebbe dovuto inviarlo al Comandante
  • il Dipartimento Mobilità ha spiegato che stanno analizzando le criticità del progetto;
  • il S.I.M.U. ha detto che essendo il progetto di natura straordinaria non è di sua competenza;
  • nel frattempo gli organi politici cercano di capire come risolvere queste situazioni di stallo senza venirne a capo.

Abbiamo assistito a bocca aperta a questo spettacolo indecoroso.

Tutto si svolge in un’atmosfera di serena indifferenza kafkiana. Manca – completamente – il senso della vergogna.
IN PRATICA: 5 mesi fa moriva Marco Artiaco, lasciando moglie e 2 figli a causa di un incrocio folle ed abbandonato a se stesso da anni. Di incroci così a rischio (a detta del Comandante del XI municipio) solo in quella zona se ne contano circa una decina. In 5 mesi non si arriva nemmeno ad un progetto adeguato ad indire una gara d’appalto per la realizzazione.
Questi ingranaggi girano a vuoto. Dobbiamo trovare il modo di agganciarli ad una trazione utile.

Domenica 19 febbraio – Festa di Tesseramento 2017

La nostra festa!

Finalmente ci siamo, vi siete tenuti libere/i?

Domenica 19 Febbraio a partire dalle 18.30 presso lo SCUP RI-OCCUPATO, in Via della Stazione Tuscolana 84 potrete finalmente scoprire cosa c’entrano un blues e una brugola!

L’appuntamento però è alle 18.00 a San Giovanni (sotto la statua di San Francesco). Da li ci muoviamo tutti insieme in bici verso il nuovo SCUP.

Abbiamo preparato un po’ di giochi e sorprese per voi. Ci sarà la musica e ci sarà da mangiare. E se non l’avete ancora, potrete avere la vostra tessera SIC 2017. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per cambiare Roma.

Ecco il programma della serata

ore 18:00 – Appuntamento a San Giovanni sotto la statua di San Francesco per la pedalata
ore 18.45 – Arrivo a Scup
ore 19:00 – Bikespeedate – Fai conoscere la tua bici e Bike swap – Porta e scambia gli oggetti che non usi più
ore 20.00 – Cena a sottoscrizione, musica e divertimento
Ricchi premi per i tesserati

Ci vediamo domenica!

Finalmente sono iniziati i lavori a Ponte Sublicio!

Dopo una serie di diffide, esposti, colloqui di Salvaiciclisti-Roma con il Pubblico Ministero incaricato del caso, e dopo l’interessamento diretto del delegato per la ciclabilità Paolo Bellino e dell’Assessora Linda Meleo, finalmente la Regione si è risolta ad intervenire: finalmente oggi 8 febbraio 2017 sono iniziati i lavori di recupero dell’argine del Tevere all’altezza di Ponte Sublicio.
Era da luglio dello scorso anno che si attendeva un intervento, da quando il muraglione storico era stato interessato da un importante cedimento strutturale, che ne aveva provocato il crollo sulla sottostante pista ciclabile rendendola inutilizzabile.
L’associazione Sic-Roma si era da subito attivata individuando i soggetti competenti ad intervenire per la messa in sicurezza e il ripristino della situazione ante crollo nella regione in primis, nella soprintendenza capitolina e nel Comune in via sostitutiva. Dopo le nostre diffide, esposti reiterati, e colloqui con il Pubblico Ministero incaricato del caso, finalmente la Regione si è risolta ad intevenire.
L’evento del crollo era stato a dir poco eccezionale e aveva colpito tutta la comunità ciclistica romana. L’associazione Sic-Roma come esponente di tale realtà, aveva repentinamente denunciato l’inerzia istituzionale, rilevando come la ciclabile tevere fosse una delle poche arterie cittadine che consentono di attraversare, in sicurezza dai mezzi a motore, la città, e per questo quotidianamente percorsa non solo da cicloturisti ma anche da persone che hanno scelto il mezzo della bicicletta per recarsi al lavoro.