Il 27 Novembre #romapedala

 

L’appuntamento è per domenica 27 Novembre alle 10.30 in Piazza dei Cinquecento, davanti alla Stazione Termini. L’Associazione Salvaiciclisti dà il via ufficiale all’ambizioso progetto di revisionare e migliorare la rete di percorsi ciclabili proposta nel Piano Quadro della Ciclabilità, approvato nel 2012 e tuttora rimasto lettera morta.

In occasione della prima ricognizione della ciclabilità nei quartieri di Roma, l’associazione invita chiunque abbia una bicicletta in casa a partecipare al contest di fotografia urbana Roma Senz’Auto. Bisognerà scattare fotografie per le strade di Roma dove sia presente almeno una bicicletta e dove non si vedano automobili.

Ecco il programma della giornata

  • Appuntamento alle 10.30 a Piazzale dei Cinquecento
  • In piazza dei Cinquecento si formeranno i gruppi territoriali che faranno le ricognizioni dei percorsi ciclabili (ciascun referente sarà ben visibile!). Si potrà scegliere se partecipare ai gruppi di ricognizione o pedalare in autonomia e scattare fotografie di Roma Senz’auto.
  • Al segnale – il potente fischietto di Lalla – si parte.
  • Tornando verso i propri quartieri, scatteremo foto di ricognizione dei primi percorsi ciclabili individuati e – chi vuole – potrà soffermarsi a fare foto per Roma senz’auto (in autonomia oppure in gruppo). Il lavoro di ricognizione proseguirà dal 27 in poi in autonomia nei territori dai gruppi formati.
  • Le foto andranno pubblicate entro le 18 sulla bacheca dell’evento #romapedala (https://www.facebook.com/events/1613269182311466/), oppure su Twitter con gli hashtag #romapedala e #romasenzauto
  • Le foto per il contest Roma Senz’auto devono essere pubblicate entro le 18.00 di domenica 27.
  • Useremo le 12 foto migliori per il calendario 2017. Gli autori delle 12 foto migliori avranno il calendario in regalo. La Giuria: Francesca Mosca, Agnese Sama,Elisabetta de romanis, Elisa koldsey, Piero Ventura. Presiede la giuria Sergio Gatto.

 


L’Associazione si pone come obiettivo quello di stimolare l’amministrazione di Roma Capitale nella progettazione e realizzazione di una città viva che non resti un coacervo di monumenti e lamiere.

La revisione della rete ciclabile segue un processo scaturito dall’esperienza quotidiana di chi conosce ogni angolo di questa città: individuare le isole urbane, e i poli di scambio o interesse al loro interno; collegare idealmente queste isole aggiungendo lo schema delle consolari, come una ragnatela; sostituire i collegamenti immaginari con il percorso più breve, o più agevole per le biciclette; cercare i collegamenti fra aree limitrofe e individuare delle “porte” e passaggi obbligati per ricucire la rete.

Le automobili hanno reso questa città pericolosa per i suoi abitanti e per i turisti.
Il traffico congestionato, l’inquinamento, lo spazio sottratto alla vita delle persone portano sempre più cittadini romani ad usare la bicicletta come mezzo di spostamento principale e quotidiano. Tuttavia l’assenza totale di infrastrutture per gli spostamenti(corsie ciclabili), per la sosta (stalli pubblici e rastrelliere in scuole e condomini), per il trasporto intermodale (vagoni per bici sui treni metropolitani) rendono ancora faticosa la vita dei ciclisti urbani.

Roma ha bisogno di Zone 30, consolari ciclabili, corsie ciclabili diffuse , senso unico eccetto bici, e della Tangenziale delle Biciclette, un percorso ad anello che circonda il centro della città, che partendo da Piazza del Popolo congiunga Via Del Corso, Via dei Fori Imperiali, Via Labicana, Viale Manzoni, Viale Pretoriano, Corso Italia, per poi scendere nuovamente a Piazzale Flaminio dentro Villa Borghese.

 

La Ciclabile Tevere

 

Facciamo il punto della situazione.

Lo scorso 22 Luglio il muraglione di contenimento del Tevere è crollato all’altezza del Ponte Sublicio e le macerie hanno invaso la corsia ciclabile.

La Dorsale Tevere è una delle arterie più transitate da chi usa la bicicletta per spostarsi a Roma. Per puro caso non passava nessuno e nessuno si è fatto male.

Dopo il crollo, l’abbandono.

Il gruppo dei Volontari Ciclabile Tevere ha cercato di farsi sentire organizzando un flash-mob nell’area interessata dal crollo.

Salvaiciclisti-Roma ha formalmente diffidato le autorità ritenute competenti a intervenire con urgenza con lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria dell’arigine, anche in vista dell’arrivo delle piogge e di possibili piene del fiume.

L’autorità competente per gli interventi sull’argine del Fiume è la Regione Lazio. Anche il Roma Capitale, lo scorso 19 Ottobre, ha richiesto alla regione di costituire un gruppo di per procedere al ripristino della ciclabile e di seguito ha richiesto all’Agenzia per la Mobilità di predisporre un percorso alternativo.

Ma non è accaduto nulla. O meglio, qualcosa è accaduto, sono arrivate le prime piogge e sono crollati altri pezzi di muraglione.

L’unico, insignificante segnale che abbiamo ricevuto noi è stato un timido scaricabarile dalla Direzione Generale del Ministero dei beni cluturali verso la Soprintendenza Speciale per Colosseo e Area Archelogica di Roma, che però non pare avere alcuna competenza sull’area in questione.

A questo punto ci stiamo domandando se non siano stati commessi dei reati.

Da una parte, l’art. 27 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio prevede che in caso di assoluta urgenza, possano essere effettuati interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato anche in assenza della previa autorizzazione del Soprintendente.

Dall’altra esiste il reato di disastro innominato colposo (art. 449 e 434 del codice penale).
Secondo la sentenza di Cassazione n.19349/2007 non è necessario che si verifichi effettivamente il disastro, e quindi il danno. E’ necessaria invece una concreta situazione di pericolo per la pubblica incolumità.

Fatevi un giro lungo la Ciclabile Tevere, all’altezza del Ponte Sublicio e verificate con i vostri occhi se la vostra incolumità non sia in pericolo.