Domenica 19 febbraio – Festa di Tesseramento 2017

La nostra festa!

Finalmente ci siamo, vi siete tenuti libere/i?

Domenica 19 Febbraio a partire dalle 18.30 presso lo SCUP RI-OCCUPATO, in Via della Stazione Tuscolana 84 potrete finalmente scoprire cosa c’entrano un blues e una brugola!

L’appuntamento però è alle 18.00 a San Giovanni (sotto la statua di San Francesco). Da li ci muoviamo tutti insieme in bici verso il nuovo SCUP.

Abbiamo preparato un po’ di giochi e sorprese per voi. Ci sarà la musica e ci sarà da mangiare. E se non l’avete ancora, potrete avere la vostra tessera SIC 2017. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per cambiare Roma.

Ecco il programma della serata

ore 18:00 – Appuntamento a San Giovanni sotto la statua di San Francesco per la pedalata
ore 18.45 – Arrivo a Scup
ore 19:00 – Bikespeedate – Fai conoscere la tua bici e Bike swap – Porta e scambia gli oggetti che non usi più
ore 20.00 – Cena a sottoscrizione, musica e divertimento
Ricchi premi per i tesserati

Ci vediamo domenica!

Finalmente sono iniziati i lavori a Ponte Sublicio!

Dopo una serie di diffide, esposti, colloqui di Salvaiciclisti-Roma con il Pubblico Ministero incaricato del caso, e dopo l’interessamento diretto del delegato per la ciclabilità Paolo Bellino e dell’Assessora Linda Meleo, finalmente la Regione si è risolta ad intervenire: finalmente oggi 8 febbraio 2017 sono iniziati i lavori di recupero dell’argine del Tevere all’altezza di Ponte Sublicio.
Era da luglio dello scorso anno che si attendeva un intervento, da quando il muraglione storico era stato interessato da un importante cedimento strutturale, che ne aveva provocato il crollo sulla sottostante pista ciclabile rendendola inutilizzabile.
L’associazione Sic-Roma si era da subito attivata individuando i soggetti competenti ad intervenire per la messa in sicurezza e il ripristino della situazione ante crollo nella regione in primis, nella soprintendenza capitolina e nel Comune in via sostitutiva. Dopo le nostre diffide, esposti reiterati, e colloqui con il Pubblico Ministero incaricato del caso, finalmente la Regione si è risolta ad intevenire.
L’evento del crollo era stato a dir poco eccezionale e aveva colpito tutta la comunità ciclistica romana. L’associazione Sic-Roma come esponente di tale realtà, aveva repentinamente denunciato l’inerzia istituzionale, rilevando come la ciclabile tevere fosse una delle poche arterie cittadine che consentono di attraversare, in sicurezza dai mezzi a motore, la città, e per questo quotidianamente percorsa non solo da cicloturisti ma anche da persone che hanno scelto il mezzo della bicicletta per recarsi al lavoro.

Il Bike Manager non serve a niente

Venerdì prossimo, 10 Febbraio, alle ore 17 in Via Capitan Bavastro 94, il Bike Manager capitolino ha invitato le associazioni e i movimenti dei ciclisti urbani per un punto della situazione a Roma.
Durante questi primi mesi di incarico, il Bike Manager ha tenuto nota della sua attività attraverso una serie di comunicati (attualmente siamo al n. 27).
Vediamo allora quale impatto ha avuto l’attività del Bike Manager sulle nostre vite e su Roma.
  • Sfalcio della ciclabile Tevere (comunicato n. 2)
  • Sfalcio della ciclabile Tevere Nord (comunicato n. 6)
  • Collocazione di una rastrelliera all’interno dell’assessorato alla mobilità (comunicato n. 13)
  • Ripristino del trasporto bici su alcuni mezzi ATAC (comunicato n. 22)
  • Apertura del cancello di Via dei Lugari, traversa Appia Antica (comunicato n.27)
Se vi sembra poco, fate caso anche ad un altro fatto: non v’è traccia dell’idea che alla bicicletta venga riconosciuto il diritto (scritto persino nel codice della strada) di utilizzare le strade della Capitale. 
Non v’è traccia della possibilità di sottrarre alle automobili il dominio assoluto dello spazio urbano. Non fa eccezione neanche lo sblocco del progetto per la ciclabile Nomentana (comunicato n. 22) che elimina poche dozzine di posti auto sul bordo della strada ma lascia immutata la viabilità della Nomentana e confina le biciclette sul lato morto, e denso di ostacoli, della via. Un progetto antico, che prendiamo così com’è solo perché è certamente meglio del nulla a cui siamo ormai assuefatti.
A Roma, la situazione è questa.
Chi già usa la bici a Roma continua a farlo “a suo rischio e pericolo” e subendo quando possibile le volgarità di chi, dentro un’automobile, si sente padrone.
Chi non usa la bici è letteralmente terrorizzato dall’idea di affrontare l’oceano di automobili di cui è inondato il suolo di Roma.
A Roma (contrariamente a quanto accade ad esempio a Milano) è un’odissea persino installare a proprie spese degli stalli per biciclette sul suolo pubblico, mentre automobili e scooter sul suolo pubblico possono stazionarci in eterno.
La Regione Lazio ha predisposto la bozza di regolamento che renderebbe obbligatorio il parcheggio bici nei condomini, ma l’avvocatura di Roma Capitale non riesce a trovare i documenti inviati dalla Regione.

Lo scorso 22 Luglio un muraglione è precipitato sulla ciclabile Tevere. Una situazione di pericolo già segnalata dalla Sopraintendenza agli organi competenti del Regione Lazio. Il Pubblico Ministero cui è stato affidato il nostro esposto per disastro colposo, dopo circa tre mesi non ha ancora neppure iniziato le indagini.

 Non si riesce neppure a mettere mano al tunnel di Santa Bibiana. Sono meno di 100 metri di strada: il passaggio obbligato per chi si sposta in bicicletta fra interi settori della città. Ci vogliono 20 minuti e poche decine di euro per disegnare una corsia ciclabile utile. Quella popolare che c’è ora necessita urgentemente di manutenzione ordinaria.
Nel Rione Monti e in Via del Mandrione, la popolazione è sul piede di guerra per rivendicare quattro posti auto e una scorciatoia che eviti uno dei tanti deliri mattutini sulle vie consolari.
Intanto sulle autostrade che attraversano il centro e le periferie di Roma si continua a morire. Durante l’ultima settimana, la violenza stradale ha ucciso Gabriele (28 anni), Federico, Ambra, Gjesika, Riccardo (18 anni) e Matteo (19 anni).
Se il Bike Manager serve a questo – assicurarsi che le biciclette non disturbino il traffico automobilistico – possiamo tranquillamente farne a meno. Il Bike Manager non serve a niente.
Un delegato per la ciclabilità appena meno feroce di Paolo Bellino affonderebbe nel pantano dell’amministrazione capitolina senza nemmeno dare segni della propria esistenza in vita.
Roma sembra in punto di morte. Ma noi siamo pieni di vita, vogliamo continuare a vivere, e ci stiamo organizzando per rimanere qui ancora molto a lungo.
L’appuntamento di venerdì in via Capitan Bavastro è al quarto piano. L’incontro è pubblico.