Assemblea del gruppo locale – 17 ottobre 2014

Il gruppo locale del movimento Salvaiciclisti convoca un’assemblea per le 18:30 del giorno 17 ottobre 2014 presso la Ciclofficina Centrale dell’Associazione Ciclonauti.

Si parlerà di come reagire ai gravi fatti avvenuti nelle ultime settimane sulle strade di Roma e del resto del Paese.

Valutazioni su incontro con referenti Mobilità Roma Capitale

La lettera che segue è stata inviata oggi al nuovo Amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità ed all’Assessorato ai Trasporti e Mobilità di Roma Capitale.

Gentile dott. Medaglia

Abbiamo partecipato come delegazione di #salvaiciclisti al Tavolo di Confronto convocato il 7 ottobre presso i Vs. uffici di via Capitan Bavastro, ricavandone una sensazione di drammatica inconcludenza. Con molta evidenza i presupposti sui quali può basarsi una fattiva collaborazione da parte nostra vanno in larga misura rivisti.

Riteniamo in primis che non possano esserci sottoposte questioni strettamente inerenti la sfera tecnica (che compete alla progettazione, quindi al suo ufficio), ma solo problematiche di indirizzo generale riguardanti le priorità delle misure da mettere in atto, i tempi e l’estensione urbana coinvolta. Per quanto riguarda l’ambito strettamente tecnico deve far testo il dettato del Piano Quadro della Ciclabilità, ora confluito nel PGTU e divenuto, di fatto, legge.

Onde migliorare l’efficacia del Tavolo di Confronto ci permettiamo di suggerire delle significative variazioni al modus operandi attualmente posto in essere.

Per cominciare, vanno formulate con la massima semplicità e chiarezza le domande sulle questioni di indirizzo per le quali ritenete utile il nostro contributo (che non coinvolgano, come già detto, la sfera tecnica, rispetto alla quale vi riteniamo competenti e completamente autonomi): priorità, tempistiche, allocazione delle risorse.

In un sistema efficiente lo scambio informativo tra le due parti precede l’effettiva riunione: le domande sono inoltrate in anticipo e le risposte e le osservazioni vengono tempestivamente comunicate indietro, di modo che in sede di incontro siano già presenti sul tavolo sia le questioni poste che le relative risposte, e restino da definire solo chiarimenti di dettaglio.

Questo, con molta evidenza, nella scorsa riunione non è avvenuto.

Né le domande erano state esposte con chiarezza ed in anticipo, né si è provveduto a predisporre un meccanismo efficace per poterVi anticipare le risposte ai quesiti posti. Il risultato si è tradotto in una evidente perdita di tempo per entrambe le controparti.

Da parte nostra restiamo a disposizione per ulteriori incontri e collaborazioni, fermo restando il fatto che riteniamo essenziale una profonda ed urgente revisione delle metodologie di dialogo tra i soggetti coinvolti, al fine di rendere efficace e fruttuoso il nostro contributo al Vs. lavoro.

Il cicloaperitivo di sottoscrizione #salvaiciclistiRoma

Nell’ambito dell’iniziativa nazionale anche Salvaiciclisti Roma realizzerà un cicloaperitivo per raccogliere i fondi necessari a sostenere la nascita del nuovo soggetto federativo nazionale.  L’iniziativa si svolgerà in Ciclofficina Centrale venerdì 28 marzo dalle 21:00.

Pedonalizzazione dei Fori e ciclabilità di via Labicana

C’è bisogno di un’Agenzia della Mobilità… Nuova

La pedonalizzazione dei Fori Imperiali è una misura necessaria. E’ richiesta e fortemente voluta dal movimento #Salvaiciclisti per avviare un epocale percorso di cambiamento della mobilità romana.
E’ altre sì un importante banco di prova per il sindaco Marino che sta coraggiosamente mettendo in gioco decisioni ed interventi ma la sua spinta innovativa non è al contempo adeguatamente supportata da chi queste decisioni deve metterle in pratica, ossia l’Agenzia della Mobilità.
L’approccio dell’Agenzia, pur limitato dalle tempistiche molto strette della chiusura dei Fori Imperiali del prossimo 3 agosto, non può prescindere dall’avere un modus operandi più ampio che deve guardare oltre la sola viabilità del traffico privato e deve tenere conto della sicurezza stradale, della
percorribilità ciclabile e del potenziamento del trasporto pubblico. Le strade oggetto degli interventi devono garantire lo stesso grado di sicurezza e percorribilità per tutti gli utenti stradali.
Il tavolo tecnico tenutosi oggi, in cui era presente un solo tecnico esperto di ciclabilità, ha evidenziato proprio questo limite di pensiero: la proposta risolutiva al problema della viabilità ciclabile su via Labicana e viale Manzoni è stata quella di disegnare delle piste ciclopedonali sui marciapiedi. Questa scelta costringe i ciclisti a numerosi attraversamenti fra un lato e l’altro della strada lasciando, di fatto, inalterata la viabilità privata.
E’ stata prevista l’introduzione del limite 30 km/h sulla strada, misura che di fatto non garantisce la sicurezza stradale in quanto viene puntualmente non rispettata dagli automobilisti se non supportato da interventi che impediscano fisicamente il superamento del limite (cosa ben diversa dalla creazione di un’ “AREA 30 km/h”, vedi http://www.bikeitalia.it/2013/07/18/strade-di-casa-una-zona-30-nel-cuore-della-fiat/)
Questa proposta inaccettabile che mantiene l’approccio tragicomico perseguito nel passato (le numerose e inadeguate piste ciclabili romane sono sotto gli occhi di tutti) relega una miserrima parte dello spazio a biciclette e pedoni. Questa proposta deve essere superata attraverso una reale inversione di marcia sulla mobilità.
La controproposta di #Salvaiciclisti si proietta verso quella che è una visione europea di mobilità, che vede sempre più protagonisti il trasporto pubblico e le biciclette.  Si propone di destinare la corsia nord di via Labicana e viale Manzoni alle biciclette, ripartendo in maniera equa e corretta la carreggiata stradale fra tre tipologie di utenze: biciclette, TPL e traffico privato.
Lo spauracchio del “blocco del traffico” causato da questa scelta è un deterrente poco convincente avanzato dall’Agenzia della Mobilità: il sindaco Marino ha promesso di potenziare e rendere più efficiente il trasporto pubblico, di incentivare la mobilità ciclabile e di costruire una città “a misura di bambino” che garantisca gli stessi diritti di mobilità anche agli utenti più deboli.
La contrapposizione allora appare chiara: il coraggio di questo sindaco non trova altrettanto coraggio nei suoi organi tecnici. C’è forse bisogno di una Agenzia della Mobilità… Nuova?

Caro Sindaco… siamo solo all’inizio

Caro Sindaco,
guardandoti salire al Campidoglio in bici abbiamo effettivamente provato un po’ di emozione e subito abbiamo pensato al manifesto che il nostro movimento lanciò il 16 marzo dello scorso anno. Nel tuo primo giorno da primo cittadino di Roma hai messo in pratica il decimo ed ultimo punto del decalogo: “Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della ciclabilità nella sua città”.

L’impegno di trasformare il primo tratto di via dei Fori Imperiali in una corsia preferenziale in entrambe i sensi di marcia va nella direzione giusta. Ci auguriamo che sia solo il primo passo verso una completa pedonalizzazione della zona archeologica e del Centro storico più grande d’Italia, più importante d’Europa, più bello del Mondo.

Ma la situazione di Roma richiede un impegno costante e gravoso per riuscire veramente a migliorare la vita non solo dei cittadini che si spostano in bicicletta ma anche di chi usa solo i piedi e il trasporto pubblico. Migliorando la vita di queste categorie inevitabilmente ci sarà una ricaduta positiva anche su chi sarà ancora costretto a fare ricorso al mezzo di trasporto privato a motore.
Per questo ti chiediamo di concretizzare anche gli altri nove punti del nostro appello ma vogliamo andare oltre chiedendoti di schierare l’amministrazione della Capitale nella fondamentale battaglia che sta portando avanti la Rete della Mobilità Nuova. Infatti solo riuscendo a spostare le risorse e gli investimenti dello Stato su quelle strutture con cui si si muove il 97,2% della popolazione (trasporto pubblico locale, treni per i pendolari, mobilità ciclabile e pedonale) si può veramente realizzare un cambiamento profondo delle nostre città e del nostro paese.

Non vogliamo solo allinearci agli standard europei. Noi vogliamo eccellere!