Occupy Appia Antica: è domenica 20 dicembre

Venite a buttare fuori le automobili dall’Appia Antica? Qui sotto il testo ufficiale dell’appello. Faremo massa critica per impedire il transito motorizzato sulla Regina Viarum.

“Domenica 20 dicembre dalle ore 11:00 vi aspettiamo tutti sulla via Appia Antica, nel tratto tra Porta San Sebastiano e via Ardeatina, per dare un messaggio forte all’Amministrazione e agli automobilisti romani sul rispetto della vigente ordinanza del Sindaco (9 marzo e 27 aprile 1997) che prevede la chiusura al traffico della strada durante le domeniche e i festivi.

Ordinanza che, nonostante l’apposita segnaletica, viene continuamente disattesa per mancanza dei controlli ai varchi di accesso, ma soprattutto a causa dell’incuria politica per un gioiello dal valore inestimabile quale è la Regina Viarum. Così si mette a rischio l’incolumità delle migliaia di cittadini e turisti che proprio in quei giorni passano a piedi e in bicicletta sulla strada, accesso principale al parco archeologico.

A gran voce verrà chiesto inoltre il rispetto dei già previsti divieti di sosta e dei limiti di velocità su tutta la strada.

La manifestazione viene promossa in collaborazione con l’Evento “Pedalata d’Inverno” che partirà da Piazza del Popolo (appuntamento alle 10.00, link all’evento qui) e culminerà proprio sulla via Appia Antica, riempiendo la strada di centinaia di cicloamatori festanti che esporranno una serie di cartelli con dei messaggi per ricordare l’importanza di rendere pedonale, almeno la Domenica, quest’area così importante per la nostra città.

L’Ente Parco Regionale Appia Antica accoglierà i ciclisti nei luoghi della Ex-Cartiera, organizzando visite guidate di gruppo e lasciando a disposizione l’intera area del parco adiacente per il pranzo al sacco e la socializzazione.

Gli hashtag correlati all’evento sono #appianticapedonale e #appianticacarfree.”

6 thoughts on “Occupy Appia Antica: è domenica 20 dicembre”

  1. Cari amici sono con voi e ritengo giusta questa battaglia, ma la condivido fin tanto che l’obiettivo finale sia quello di creare una reale chiusura al traffico privato nei giorni festivi: chiediamo più sorveglianza da parte della Polizia di Roma Capitale all’ingresso dell’Appia, chiediamo con forza l’istallazione di telecamere.

    Non posso però essere d’accordo sulla chiusura definitiva di questo tratto di strada. Infatti qui passano, nei giorni feriali – dove non si vede l’ombra di un turista e/o ciclista – tutte le mattine e tutte le sere numerosi cittadini che sono costretti a raggiungere i loro luoghi di lavoro e non hanno alternative: la Via Ardeatina è già satura; la Cristoforo Colombo altrettanto; Via Appia Nuova neanche a palarne.

    Lasciatemi finire con una considerazione personale: questi sono interventi indubbiamente di grande valore e utilità per la città, ma devono essere fatti considerando, oltre ai benefici, anche le problematiche che arrecano alla cittadinanza. Sarebbe utile studiare meglio il traffico del quadrante e magari immaginare anche soluzioni alternative altrimenti si rischia complicare la vita di centinaia di migliaia di cittadini.

  2. Buongiorno approvo pienamente ciò che scrive Filippo,l’Appia Antica è un’arteria principale verso il centro di roma.E’ impensabile la chiusura definitiva di una strada del genere.
    Bisogna inoltre ricordare che nel tratto da porta San Sebastiano all’Ardeatina ci sono attività commerciali che lavorano e danno lavoro anche e soprattutto nel fine settimana,quindi in un periodo di grande crisi lavorativa ed economica come quello che stiamo attraversando io mi limiterei a far rispettare i divieti a chi vuole transitare senza una precisa destinazione lasciando coloro che vogliono recarsi nelle attività commerciali liberi di farlo,visto che è anche previsto dal famoso decreto tanto portato avanti da chi ha organizzato la manifestazione di domenica.
    IL DECRETO CONSENTE IL PASSAGGIO A CHI DICHIARA DI RECARSI ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI.
    Della mancata presenza di controlli ai varchi non possono pagare le conseguenze coloro che vanno a faticare.

  3. bene, prendiamo proprio a esempio la domenica appena trascorsa.
    alla fine della nostra protesta contro il passaggio vietato delle automobili (parecchie decine già nei primi minuti di blocco, a dimostrazione che non si trattava né di residenti né di commercianti nella massima parte) siamo andati a mangiare in un ristorante lì vicino, di cui non faccio il nome perché non so se sia gradito, non certo per pubblicità (tra l’altro ottima cucina, a prezzo accettabile).

    abbiamo riempito la sala, che ha 35 coperti; una vera folla per quel locale, tant’è che l’unico cuoco non sapeva più dove mettere le mani e alcuni di noi hanno aspettato molto a lungo per il primo piatto. semplicemente non erano abituati a una folla simile. noi avevamo prenotato, ma il proprietario dice che lo fanno anche normalmente: l’unica differenza è che noi ci siamo andati davvero, mentre a volte succede che 10-15 coperti restino vuoti perché la gente cambia idea.

    credo che si possa capire agevolmente come puntare su una clientela di qualità, e soprattutto magnona e bevona come ciclisti e runners, sia la carta vincente. non credo, magari il proprietario potrà confermare o smentire, che quel locale abbia mai incassato così tanto come domenica 20 dicembre.

    e non ci siamo andati per fare una dimostrazione della nostra forza economicocontrattuale, ma perché dopo un simpatico battibecco web abbiamo deciso di andare proprio lì a mangiare, a due metri dall’ex cartiera dove ci eravamo dati appuntamento.

  4. bene torniamo al discorso che forse sia opportuno accertarsi che si vada realmente alle attività commerciali piuttosto che transitare tranquillamente come se fosse permesso a tutti.
    Detto questo vorrei far presente che avete mangiato nell’unico ristorante rimasto aperto perchè il titolare di quello pochi metri più avanti accanto al bar per intenderci vista la situazione ha chiuso e se ne è andato.

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