Come viene reso pubblico in questo post, il direttivo di #SalvaICiclisti Roma – Associazione si assume la responsabilità della realizzazione della corsia ciclabile popolare nota come “5th Avenue”, lungo il trafficato ponte Principe Amedeo d’Aosta.
Siamo convintamente a fianco di chiunque metta riparo all’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, siamo convinti assertori del principio di sussidiarietà così come identificato nell’art.118 della Costituzione, e seguiamo la letteratura scientifica che interpreta tale articolo.
Siamo altresì costretti ad agire in stato di necessità per tutelare la nostra vita durante gli spostamenti quotidiani e lo facciamo volentieri, supplendo per la nostra e altrui incolumità alle mancanze delle amministrazioni di competenza.
Ricordiamo alle autorità competenti, e di inusuale solerzia visto la rapida cancellazione della ciclopopolare che, secondo il Piano quadro della ciclabilità approvato nel 2012 dall’assemblea capitolina, e mai tradotto in azioni concrete, via di Porta cavalleggeri (pagina 99 PQC, e nell’Allegato 2 pag. 103 viene denominato Corridoio Giustiniana-Aurelio) è classificata come via sulla quale deve essere realizzata una ciclabile principale per mettere in comunicazione il Municipio con il centro, come priorità entro il 2014: la stessa via che arriva a ponte Amedeo.
Infine, mettiamo in mora fin da subito la futura amministrazione romana ricordando un principio così semplice che sembra sfuggire alle distratte menti contemporanee: le corsie ciclabili devono essere disegnate, non cancellate.
Me ne assumo la responsabilità anche io, come socia Salvaiciclisti, come cittadina, come ciclista urbana che rischia quotidianamente la vita a causa dell’arretratezza, dell’inadempienza, del menefreghismo più totale delle diverse amministrazioni che si sono succedute al governo della mia città.
Io sto con i Salvaiciclisti! Sono stata anche io perché anch’io sono ciclista urbana!