Ordinaria amministrazione

I soliti attivisti, Anonimi e Professionali, hanno realizzato, in un solo colpo due corsie ciclabili  nei pressi di Porta Maggiore, una delle zone più congestionate dal traffico della Capitale.

Da qui passano ogni giorno centinaia di persone in bicicletta a cui è stato restituito altro – poco e utile – spazio dovuto.

Sui social, pochi minuti dopo la fine dei lavori, c’era già chi ringraziava trovandosi casualmente a transitare per questi sottopassi.

A quanto pare, i lavori si sono svolti sotto l’occhio stupefatto di una troupe olandese che ha documentato la realizzazione delle due nuove ciclabili popolari. Gli olandesi hanno un’Ambasciata della Bicicletta e osservano probabilmente con interesse zoo-antropologico il vivace attivismo dei ciclisti romani.

Ad oggi, Roma Capitale conta quattro Ciclabili Popolari: la amatissima – la prima – S. Bibiana, la ciclopop del Ponte Tuscolano e ora le due nuove corsie nei pressi di Porta Maggiore.

Gli automobilisti romani sono ormai abituati a trovare questa segnaletica sulle strade della città e diligentemente la rispettano, a dispetto di chi pensa che “per la mentalità romana, le corsie ciclabili non servono a niente“.

La prima volta, a S. Bibiana, il Comune di Roma si affrettò a cancellare la Ciclabile Popolare, che pochi giorni dopo venne ripristinata e in seguito sottoposta a manutenzione ordinaria popolare. Oggi, questi interventi non fanno più notizia. Ormai, venuta meno l’eccezionalità, questi interventi non si differenziano da quelli di una ordinaria quanto ipotetica amministrazione cittadina attenta ad affrontare in maniera moderna il tema della mobilità a Roma Capitale.

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Piano Quadro della Ciclabilità

Trinità dei Monti
Flash Mob a Trinità dei Monti

Sono passati quasi cinque mesi da quando, il 24 aprile scorso, l’assemblea capitolina approvò il Piano quadro per la ciclabilità, necessario per la creazione di un sistema di mobilità ciclabile nella città di Roma. A 6 anni dalla sua prima ideazione e a 2 anni
dal suo completamento, anche grazie alla nostra spinta, il piano fu approvato all’unanimità. Ricordiamo bene che la
votazione fu a ridosso della più grande manifestazione spontanea in questo paese di uomini e donne in bicicletta che chiedevano solamente una cosa: che l’Italia cambiasse finalmente strada a favore della mobilità leggera e a impatto zero. Ai Fori Imperiali, il 28 aprile successivo, eravamo in 50.000 a dirlo forte e chiaro.

I mesi sono passati. #Salvaiciclisti ha continuato a premere per un cambiamento di passo in questo paese, e non smetterà finché ciò non accada. Per questo abbiamo indetto, insieme a Fiab, Legambiente e Anci, gli Stati generali della bicicletta e della mobilità nuova, a Reggio Emilia il 5, 6 e 7 ottobre prossimi. I cittadini ciclisti sono
molto impegnati a costruire questo appuntamento nazionale, che si annuncia un momento di svolta per la riprogettazione del nostro paese
nella sua componente ‘mobilità urbana’.

Non ci siamo dimenticati però che il Piano quadro romano, sbandierato
da tutte le forze politiche romane come un loro esclusivo successo, non sia finora stato pubblicato, né tantomeno finanziato. Siamo costretti a sottolineare l’inconsistenza delle parole e delle decisioni formali dell’attuale politica, di ogni parte. Lo facciamo oggi con quest’azione, simbolica, per ricordare che alle parole devono seguire i fatti. In mancanza di questi, non perderemo occasione per ricordare all’elettorato di ogni parte quanto le promesse di chi si propone amministratore non abbiano séguito, documentandolo e
sottolineandolo continuamente.

Campidoglio
Flash Mob al Campidoglio