Vogliamo respirare

A Roma ci sono 700 auto ogni 1000 abitanti: un dato universalmente riconosciuto come ipnosi collettiva.
Non piove da circa due mesi. Dati alla mano, l’ultima vera a pioggia Roma si è vista il 10/10/2015 mentre all’ex-Cartiera di Via Appia Antica costituivamo l’Associazione Salvaiciclisti-Roma.
L’assenza di pioggia ha reso a tutti evidente un fatto ovvio: il livello di traffico privato a Roma e nelle altre metropoli italiane è insostenibile.
I dati diramati in questi giorni ci dicono che nelle aree urbane più inquinate l’aspettativa di vita si riduce di 24 mesi provocando più di 8.000 decessi prematuri l’anno, arrivando a circa 35.000 vittime l’anno in tutto il Paese a causa dell’esposizione a concentrazioni elevate di PM2,5 (dati ASL).
Le targhe alterne sono inutili. No, peggio: sono un incentivo ad usare l’auto con la targa giusta.
Infatti, da settimane, tutte le centraline per rilevamento delle polveri sottili fanno registrare livelli record di concentrazione. Un’enorme camera a gas che nella centralina sulla Tuscolana oggi segna il valore di 63 microgrammi/m3, ben oltre il valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 ritenuto accettabile per legge.
Non è stato adottato, negli ultimi 10 anni, nessun provvedimento strutturale.
Citando i cittadini che attendono la realizzazione della ciclabile Nomentana: “Siamo affogati di traffico e si vietano i forni a legna per le pizze. Gli autobus sono bloccati nel traffico, ma non si tracciano le corsie preferenziali. Il bikesharing è inesistente ed il carsharing è lasciato all’iniziativa dei privati. I taxi multipli non esistono e quelli ordinari hanno prezzi da servizio di lusso. Niente carbon tax. Niente ciclabili e neanche le bike lanes tracciabili con quattro soldi.”
Esisterebbero numerosi provvedimenti a costo zero per incentivare la mobilità in bicicletta e la riduzione dell’uso dell’auto: il parcheggio delle bici nei cortili condominiali, il limite di velocità a 30 km/h, le pedonalizzazioni delle strade storiche.
Nessuno dice nulla. Nessuno fa nulla. A Roma, l’azienda per il trasporto pubblico non riesce a mantenere livelli decorosi di servizio, anche a causa dello stesso traffico privato che blocca le strade.
A nessuno viene in mente di dire la cosa più semplice, scontata, banale, pratica, ovvia, inevitabile: usa la bici!
Domani 29 dicembre alle ore 11.00 lanceremo su Twitter un tweetstorm con gli hashtag #USALABICI e #RESPIRIAMO, chiedendo a Governo e Ministri dell’Ambiente e dei Trasporti (@matteorenzi @glgalletti  @graziano_delrio ) di attuare provvedimenti immediati.
Mercoledì 30 dicembre alle ore 12.00 convocheremo una conferenza stampa in piazza del Campidoglio per chiedere provvedimenti seri, immediati e necessari quali un piano operativo per il dimezzamento delle vetture private entro 5 anni e la realizzazione di corsie ciclabili e corsie preferenziali per il trasporto pubblico.
Inoltre per affrontare in maniera concreta le soluzioni percorribili per un nuovo modello di mobilità urbana, in assenza dell’intervento delle istituzioni, il 6 gennaio 2016 invitiamo tutti alla proiezione di Bikes vs Cars, che si terrà al Cineclub Detour in via Urbana 107 alle ore 20:00, a cui seguirà un dibattito pubblico.
Devi andare al lavoro? #usalabici
Devi andare a trovare nonna? #usalabici
Devi andare a fare i regali? #usalabici
Devi andare al mercato? #usalabici
Devi andare alle poste? #usalabici

4 thoughts on “Vogliamo respirare”

  1. Non è “pubblicità” di un evento commerciale, ma di un evento culturale sul tema, che nell’applicazione di soluzioni assolutamente retrograde come le targhe alterne, può essere utilissima a stimolare il confronto, il dibattito e l’elaborazione di una strategia che possa essere finalmente efficace…

    1. è pubblicità commerciale di un evento in una sala d’essai privata. tra l’altro ho assistito alla prima del documentario proprio li qualche tempo fa. Si pagano 5 euri più 3 mi sembra di tessera.

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